IL MECCANISMO EUROPEO DI PROTEZIONE CIVILE E GLI AIUTI IN UCRAINA


Europa Ucraina

Durante questo periodo sentiamo spesso che i vari aiuti (intesi come medicinali e materiale per la prima assistenza alla popolazione) per la guerra in Ucraina, inviati dalle diverse regioni italiane al dipartimento, vengono poi rispediti al centro logistico del Meccanismo Europeo.

Ma cos’è questo Meccanismo Europeo di Protezione Civile?
In poche parole è un “ente” che coordina le varie risorse di protezione civile su scala europea. In buona sostanza, tutti i Paesi che ne fanno parte mettono a disposizione le proprie risorse per aiutare un altro Paese (anche non facente parte del Meccanismo Europeo) nel corso di un’emergenza, permettendogli di fronteggiarla al meglio e senza però, cosa importante, sostituirsi completamente al Paese colpito.
Il Meccanismo Europeo, nato verso la fine degli anni 90, è stato attivato in numerosi casi, anche al di fuori dell’Unione Europea, come gli attentati dell’11 Settembre, i numerosi uragani negli Stati Uniti e diversi terremoti in paese extra UE.

L’importanza del Meccanismo la si può percepire anche guardando agli eventi dell’ultima estate, quando si è attivato per l’organizzazione di una lotta antincendio boschiva in tutta la zona Europea, compresa l’Italia. Diversi Canadar ed elicotteri messi a disposizione dagli stati membri del Meccanismo ed inviati in paesi facenti parte dell’UE ed extra UE come la Turchia, Albania e Macedonia del Nord.

Purtroppo però il Meccanismo Europeo è stato riattivato poco prima dell’invasione Russa in Ucraina. Proprio l’Ucraina è stata previdente, chiedendo aiuto in anticipo ed inviando la richiesta di assistenza al Meccanismo Europeo, che si è immediatamente attivato con l’invio di forniture essenziali come: mascherine, guanti, medicinali vari, tende, coperte, gruppi elettrogeni, ecc. Una lunga lista di materiali e beni per la prima assistenza alla popolazione che però danno l’idea di come il Meccanismo Europeo decide di muoversi ogni volta. Anche l’Italia ovviamente non ha fatto mancare il suo apporto, con l’invio di 200 tende e numerosi pallet di medicinali e prodotti elettromedicali al centro logistico del Meccanismo in Polonia.

L’unica nostra speranza è che l’invio di materiali e beni non sia più necessario, auspicandoci la fine della guerra.

Articolo di Mario Antonio Conte – Volontario

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