RISCHIO INCENDI BOSCHIVI E RISCHIO IDROGEOLOGICO: COME SONO COLLEGATI?


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E’ diventato sempre più frequente associare la stagione estiva agli incendi boschivi e quella invernale alle alluvioni.

Due disastri che, apparentemente sembrano “diversi”, in realtà sono strettamente correlati.

Come si evince da uno dei precedenti articoli, negli ultimi anni stiamo assistendo a un aumento degli incendi boschivi a cui seguono dei cambiamenti climatici che provocano, nel lungo termine, notevoli danni.

Infatti, il calore provocato da un incendio aumenta la temperatura dell’aria che, diventando molto più umida, genera piogge brevi ma intense, con effetti al suolo devastanti.

Durante un’alluvione, gli alberi hanno la funzione di proteggere il terreno dal franamento dei versanti attraverso le radici che fungono da ancoraggio, e di evitare allagamenti a valle attraverso l’assorbimento da parte della pianta dell’acqua piovana.

Però, se gli alberi vengono distrutti dagli incendi questa funzione viene a mancare, ed è così che si generano frane e alluvioni.

Purtroppo, quando parliamo di disastro, sia naturale che antropico, non abbiamo mai una percezione chiara dei danni provocati, perché la maggior parte di questi si ripercuotono sull’ambiente a distanza di tempo. Ed è proprio per questo motivo che, ancora una volta, è importante agire sulla prevenzione dei rischi, anche se ci sembra di non vedere i risultati. C’è una frase che ne racchiude il senso:

“Costruire una cultura della prevenzione non è facile. Mentre i costi della prevenzione si pagano nel presente, i suoi benefici si godranno in un futuro lontano. Inoltre, tali benefici non sono tangibili; sono i disastri che non sono avvenuti.”
(Kofi Annan, 1999)

Articolo di: Esposito Emilia, Volontaria

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